lo sguardo fisso
delle orate al mercato ‒
canicola
sciolgo i capelli ‒
scende l'oscurità
sugli oleandri
tra un passo e un altro
attraversiamo il canto
di mille grilli
nebbia d'inverno ‒
così splendenti gli occhi
di mio figlio
lanciare un sasso
rotondo come il cielo
di primavera
strada veloce ‒
il rosso di una rosa
mi attraversa
cumulonembi ‒
il ronzio di una mosca
sale a spirale
vento tra i pini ‒
rincorrono il crepuscolo
sciami di foglie
in due dita d'acqua
un giglio bianchissimo ‒
epilessia
tra queste file
del camposanto, brezza
di primavera
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